IL LAVORO CHE FA PER TE: COME ORIENTARTI
COME UTILIZZARE AL MEGLIO LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAI NUOVI SCENARI
Oggi chi finisce la scuola media superiore ha sostanzialmente quattro strade davanti a se:
cercarsi un lavoro;
 partecipare ad un corso di formazione professionale;
 seguire un corso biennale post scuola secondaria;
 andare all'università.
Per ponderare bene quale conviene scegliere l'arma vincente è quella di tener conto, sul serio,
da un lato di "chi sono veramente" e "che cosa so e voglio fare"; dall'altro ricordarsi degli stretti
legami tra obiettivi lavorativi e successive scelte scolastiche.
Sul piano metodologico dunque si tratta anzitutto di chiedersi quali sono le caratteristiche (le
capacità e volontà di apprendere, i valori di vita), annotando su un foglio di carta i lati positivi e
negativi della tua personalità (chi sono) e dall'altro annotando sinteticamente che cosa pensi di
saper fare.
L'autoanalisi e l'autovalutazione di te stesso, è il primo passo per mettere bene a fuoco i tuoi
punti di forza e di debolezza per confrontarli poi con i tuoi obiettivi lavorativi e professionali.
Nel far ciò, dovrai anche attentamente ponderare gli eventuali vincoli personali familiari e
sociali che possono ostacolare (ma talvolta anche favorire) il traguardo professionale e di lavoro
che vuoi raggiungere.
E’ necessario essere il più possibile obiettivi nel valutare le proprie capacità personali e
professionali. E’ bene porsi delle domande:
 Come prendo le decisioni?
 Che rapporti stabilisco con i colleghi e il capo?
 Fino a che punto sono capace di lavorare per obiettivi e gestire lo stress?
Le risposte a queste domande possono contribuire a determinare alcuni profili di personalità: per
es. si può essere “autocentrati” e cioè essere decisionisti e considerare il lavoro come una sfida
costante.
Ci sono poi le persone “flessibili” adatte a ricoprire varie posizioni, puntuali, metodiche, con
capacità di mediazione, ma che sono pe rò bisognose di stimoli continui e poco propositive.
Infine ci sono le persone “eterocentrate”: pazienti, equilibrate, grandi ascoltatrici, hanno
attitudine al lavoro in team, ma spesso poca capacità decisionale e la tendenza a lasciarsi
influenzare. In un colloquio di lavoro è bene mettere in evidenza le proprie doti ed essere
consci dei propri limiti.