CWMUN è un progetto offerto da Associazione Diplomatici che si svolge tutti gli anni al quartier generale delle Nazioni Unite a New York. Ecco tutte le news e gli approfondimenti sul progetto e le novità dell’anno 2019.
Associazione Diplomatici fu fondata nell’anno 2000 da Claudio Corbino, attuale Presidente e Amministratore Delegato della stessa, con l’intento di offrire ai giovani l’opportunità di partecipare ad una simulazione di un’assemblea di un organismo delle Nazioni Unite in varie sedi (Roma, Emirati Arabi, Barcellona, New York). Al giorno d’oggi si contano più di 5000 studenti di Associazione Diplomatici impegnati nei vari corsi e nelle varie iniziative.
Il CWMUN (Change the World Model United Nations) è ritenuto il progetto più prestigioso a livello globale tra le simulazioni dei comitati delle Nazioni Unite, in quanto è l’unica, tra le simulazioni, ad essere svolta interamente all’interno del Palazzo di Vetro, sede principale delle Nazioni Unite, a New York. Ovviamente anche quest’anno non sono mancati gli ospiti speciali: si parte da Enrico Letta per arrivare a Liliana Segre, che hanno portato i loro discorsi e la loro esperienza a tutti i ragazzi presenti alle cerimonie di apertura e di chiusura effettuate nella General Assembly dell’ONU.
Enrico Letta ha fatto un discorso sui temi di attualità che riguardano l’ONU e il mondo intero. “L’ONU in questo momento si trova in grande crisi a causa di diversi governi che non sono disposti a collaborare ma solo ad alzare muri a soli 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino”, ha detto l’ex premier italiano, facendo notare che il 2019 è un anno particolare, in cui le Nazioni Unite sono in crisi a causa delle continue elezioni di governi non disposti a collaborare ma disposti solamente a chiudere frontiere, alzare muri e respingere migranti.
“Fra 300 anni o più chi esplorerà il Mar Mediterraneo troverà 3000 scheletri di uomini e sarà allibito di non trovare nessuna guerra avvenuta nei 300 anni prima in quella zona”, ha sottolineato Letta riguardo all’attuale posizione politica dell’Italia nei confronti dei migranti in questo momento, tema molto delicato e sentito all’interno del Bel Paese.
Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto ed ora Senatrice a vita, ha raccontato in grandi linee la sua storia, “a partire da quel giorno in cui tentando di scappare in Svizzera con mio padre invece di essere ammessa, fui caricata su un treno diretto ad Auschwitz e non vidi mai più mio padre”. Il discorso è continuato con tematiche riguardanti l’odio delle persone e la forza di reagire e riuscire a raccontare ciò che è accaduto.